L’articolo apparso su La Nazione di venerdì 8 Marzo, a firma di Andrea Valtriani:

RIPAFRATTA, ROCCA A RISCHIO 
“Salviamola dall’incuria”. Si mobilita anche un B&B. 

Per colpa dell’incuria, sono molti i tesori della storia italiana che rischiano di scomparire, e uno di questi è la magnifica Rocca di Ripafratta. L’ultimo terremoto, registrato a gennaio, ha aperto un’enorme frattura in una delle pareti portanti della struttura difensiva e l’allarme per apportare un intervento urgente arriva direttamente dall’Associazione Salviamo la Rocca. intanto l’Associazione sta organizzando “Facciamo la Festa alla Rocca”, una manifestazione che coinvolgerà tutti con musica, spettacoli, buon cibo ma anche approfondimenti sulla storia del manufatto e visite guidate. 
Il lavoro di sensibilizzazione degli enti verso questo patrimonio pisano ha coinvolto anche alcuni operatori turistici della zona, come i proprietari del bed and breakfast La Rondine, che hanno montato e pubblicato su You Tube numerosi video dove riprendono e denunciano lo stato di degrado dell’antica muraglia. “Siamo nati sotto la Rocca e la amiamo – spiegano Arianna e Riccardo Pollastrini, proprietari del B&B – Abbiamo pubblicato i video per spingere chi li guarda verso una presa di coscienza del reale stato della Rocca. Bisognerebbe valorizzarla come un monumento e non lasciarla cadere pezzo per pezzo nel completo silenzio, ma per farlo abbiamo bisogno dell’ appoggio dell’amministrazione”. Parte del monte stesso, la Rocca ha circa mille anni e , con la sua posizione strategica, ha contribuito per secoli alla difesa del territorio pisano. L’ultimo restauro che interessato il complesso è stato finanziato nel 1504 da Giuliano Sangallo, con la consulenza di Leonardo da Vinci, per poi essere abbonda nata e non più utilizzata dal secondo dopoguerra, se non come grande orto coltivato dagli abitanti di Ripafratta. 
La situazione degenera ogni giorno che passa e nel 2008 il Comune di San Giuliano Terme ha deciso , con la Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, di realizzare un progetto di recupero. Ma l’intera zona è di proprietà privata e le trattative con i numerosi proprietari non sono mai arrivate in porto. 
La Rocca, da sempre principale difesa della nostra città, è oggi indifesa contro l’incuria.

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