Le tradizioni

Un luogo è fatto anche di storie e tradizioni: ecco quelle di Ripafratta

Un luogo è fatto non solo della sua storia, del suo paesaggio, ma anche dell'identità della sua comunità. E l'identità si riconosce anche dalle tradizioni che si sono sedimentate nel corso del tempo. Ecco le tradizioni storiche di Ripafratta.

La Festa della Rocca

Dal 2002 Ripafratta ha una Festa dedicata alla scoperta del territorio, alla divulgazione della storia e delle tradizioni locali, e al ritrovarsi insieme della comunità. Inizialmente conosciuta come "Festa di Primavera" e organizzata dal Comitato per Ripafratta,dal 2012 si chiama "Festa della Rocca", poi "Festa della Rocca e del suo territorio", organizzata dalla Pro Loco Ripafratta "Salviamo La Rocca". Attualmente la Festa si tiene ogni anno il secondo fine settimana di settembre e prevede visite guidate alla Rocca e al borgo, passeggiate, trekking, rafting in fiume, tiro con l'arco, biciclettate, pranzi e cene, musica dal vivo.

Partita Ripafratta-Farneta

Il tradizionale "derby della Rocca" ha opposto per molti anni il centro del paese (Ripafratta) alle sue "periferie" (Farneta). La partita, che si teneva ogni anno il 1 maggio presso il campo sportivo di Ripafratta, da alcuni anni non è più organizzata ma ha segnato in modo indelebile i ricordi di generazioni di ripafrattesi.

Le organizzazioni per la comunità

Ripafratta vanta una storia pluri-decennale di organizzazioni di cittadini che si sono messi insieme per fare qualcosa per la comunità, che fosse organizzare una festa o una sagra, o chiedere alle istituzioni di risolvere annosi problemi, o prendersi cura degli spazi e dei luoghi comuni.

Oltre ai circoli (prima ARCI, poi anche ACLI) che per anni sono stati punto di ritrovo e di aggregazione sociale e culturale, e oltre alle attività della parrocchia propriamente dette, Ripafratta ha avuto nel corso degli anni un Comitato di cittadini che gestiva le iniziative della comunità, organizzando feste paesane, sagre, carnevali e Befane, prendendosi cura dell'ex Asilo Villa Danielli Stefanini e portando avanti iniziative sportive e folkloristiche. Nei primi anni 2000, dopo alcuni anni di assenza di attività, sorsero due progetti che segnarono quel periodo e da cui sono nate le iniziative tuttora esistenti: alcuni giovani del paese fondarono il giornalino "Voci dalla Rocca" (riprendendo un simile esperimento degli anni '70, il notiziario "La Rocca"), e successivamente alcuni cittadini costituirono l'associazione "Comitato per Ripafratta". Iniziò così un interessamento delle istituzioni per un luogo a lungo trascurato: l'azione del Comitato portò all'attenzione dell'opinione pubblica le condizioni della Rocca e del paese, e vennero realizzate le prime "visite guidate" con la Festa di Primavera.

Nel 2012, questo attivismo sfociò nella fondazione dell'associazione "Salviamo La Rocca" (oggi Pro Loco Ripafratta "Salviamo La Rocca"), che mise al centro delle proprie attività il percorso di recupero della Rocca, coinvolgendo Comune e Università di Pisa, e promuovendo visite, feste, presentazioni, iniziative. L'associazione oggi gestisce anche l'ex Asilo e le ex scuole elementari, divenute Centro civico comunale.

La Festa Triennale della Madonna del Rosario

Ogni tre anni, la comunità parrocchiale di Ripafratta celebra in modo solenne la ricorrenza della Madonna del Rosario. La "Festa triennale", conosciuta anche come "Festa grossa", si tiene la seconda domenica di ottobre. La Festa prevede, oltre alla messa solenne della mattina, una processione che porta per le vie del paese la statua in gesso della Madonna del Rosario. Al termine, all'arrivo della statua in piazza di fronte alla chiesa, la tradizionale cascata di fuochi artificiali dal campanile. La processione, dagli ultimi anni del 1900, si tiene alternativamente ogni tre anni in Farneta e alle Corti.Della Festa ci sono attestazioni risalenti ai primi del XIX secolo. In particolare, un "Invito sacro" che ricorda il programma della Festa del 1858. La parte religiosa, all'epoca e per molti anni, era accompagnata dalla tradizione del "Volo del ciuco" o "Volo del micccio" in cui un povero asino veniva legato a una carrucola e fatto "volare" dalla Rocca al fiume.

L'8 settembre

L'8 settembre, Natività di Maria, Ripafratta e tutte le comunità parrocchiali della Valdiserchio celebrano la Madonna di Rupecava, con numerose messe che si tengono durante tutto il giorno. Fino a pochi anni fa, le funzioni si tenevano nel piazzale dell'Eremo, sotto la grotta; recentemente però, viste le condizioni sempre più precarie della struttura, le messe sono state celebrate in chiesa a Ripafratta.

L'8 settembre ha da sempre richiamato una gran quantità di fedeli da tutta la Valdiserchio, sia per la devozione alla Madonna di Rupecava, sia per il fascino del luogo, situato sulle colline sopra Ripafratta, immerso nel bosco. La giornata era infatti occasione per scampagnate, picnic e passeggiate, ma anche pranzi e ritrovi familiari.

La Festa del Voto

Il 14 agosto del 1846 un terremoto di vaste proporzioni, con epicentro Orciano Pisano, colpì la Toscana, causando crolli, danni e vittime. Anche la chiesa romanica di Ripafratta fu gravemente lesionata e dovette essere abbattuta. L'assenza di vittime a Ripafratta fu attribuita all'intercessione miracolosa della Madonna di Rupecava: la popolazione fece pertanto voto solenne di salire in processione a Rupecava ogni anno il 14 agosto alle 13:00, ora del terremoto, per celebrare una funzione all'Eremo e cantare il Te Deum di ringraziamento. La processione era accompagnata dal canto di una lunga laude popolare, composta per l'occasione e recuperata dal pievano Don Mario Maracich nel secondo dopoguerra, dalla viva voce di una delle ultime donne anziane che la ricordava per intero.

D'insolito fragore / scossa tremò la terra / gravida in sé sotterra / schiudendo i suoi vapor. / Lode a Maria che volse / in allegrezza il pianto / e sotto al suo bel manto / ci accolse e ci salvò.

La celebrazione in occasione della Festa del Voto si tiene attualmente nella chiesa parrocchiale di Ripafratta.